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Scarola cruda o cotta? La scarola è una varietà di indivia, con proprietà diuretiche e drenanti.
Generalmente è più consigliato mangiare le verdure crude, per assorbire quelle vitamine che altrimenti andrebbero perse con la cottura. La cottura però può liberare alcune sostanze che invece da cruda quella verdura non ha (come nel caso del licopene del pomodoro cotto del post sulla passata di pomodoro).
La cottura consigliata per le verdure è leggera e per qualche minuto. Si può utilizzare l’olio extra vergine (per assorbire al meglio le vitamine liposolubili), ma anche con l’aceto sono ottime!
Curiosità sull’aceto di mele
L’aceto di mele è ottenuto dalla fermentazione del mosto o sidro di mela, grazie all’aggiunta di lieviti, i quali trasformano gli zuccheri della mela in alcol e poi in aceto.
Questa tipologia di aceto infatti possiede pochissime calorie, solamente 21kcal ogni 100ml di prodotto e solamente 0,4 di zuccheri a differenza della mela di origine, che invece contiene 13,7 g di zuccheri semplici ogni 100ml; e dell’aceto balsamico (che sia di mele, vino o altra frutta) che invece possiede 88kcal e 15g di zuccheri.
L’aceto è in grado di favorire il processo digestivo e agevolare così l’assorbimento delle sostanze nutritive. L’aceto di mele potrebbe essere più tollerabile per chi soffre di acidità di stomaco, perché meno acido dell’aceto di vino. Attenzione però a non esagerare con le quantità, poiché potrebbe comportare danni ad alcune parti del tratto digerente ed effetti negativi sullo smalto dei denti.
Contiene fosforo, zolfo, ferro, magnesio, potassio e calcio, minerali fondamentali per corretto funzionamento di cuore e muscoli.
Grazie al suo contenuto di pectina (una fibra solubile contenuta in differenti frutti) contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, a favorire il senso di sazietà e a ridurre (in parte) l’assorbimento dei grassi. Contiene anche batteri buoni (per via del metodo di produzione) in grado di preservare l’equilibrio della flora intestinale, contribuendo al rafforzamento delle sue funzioni.
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Curiosità sulla scarola
La scarola è una varietà di indivia, famiglia (presente tutto l’anno grazie alle molteplici varietà) nota per avere proprietà diuretiche e drenanti, grazie principalmente alla loro ricchezza in potassio. Il suo consumo è utilissimo per aumentare l’apporto idrico giornaliero, infatti ogni 100g contiene ben 94g di acqua e 1,1g di proteine.
Oltre a questo elevatissimo quantitativo idrico, possiede molte vitamine e sali minerali. Primo fra tutti il potassio, ben 134 mg (0gni 100g), grazie al quale possiede quelle proprietà di essere drenante e diuretica. Dato che in media si tende a mangiare circa 200g di verdura a pasto, direi che in una sola volta possiamo assorbire un’elevata quantità di questo minerale. La scarola è anche ricca di calcio, ferro, fosforo, vitamina A, C e K e acido folico e fibra.
Utile per chi soffre di stitichezza e di problematiche cardiovascolari. La scarola cotta ripassata in padella invece è utile per aiutare il fegato nelle sue funzioni, infatti i suoi principi amari, insieme al soffritto con olio, permette la produzione di bile (essenziale per completare la digestione di un pasto) da parte del fegato. Se la scatola (sia cotta che cruda) è abbinata anche a un velo di aceto di mele, le proprietà digestive sono ancora maggiori.
Per limitare la perdita di vitamine e minerali si consiglia sempre di ripassarla in padella solamente per qualche minuto ed evitare la lessatura/bollitura in acqua, altrimenti le vitamine e minerali si perderanno nell’acqua di cottura.
Ingredienti
Procedimento
- Fai rosolare l’olio con la cipolla;
- Aggiungi la scarola e fai saltare per qualche minuto insieme a olive e capperi;
- Aggiungi un cucchiaino (o più a chi piace) di aceto di mele e rosola per altri due minuti.
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