Come riutilizzare le mille uova di Pasqua ricevute, creando un dolce buono e sano con il cioccolato. Da mangiare in ogni occasione, che sia colazione, dopo i pasti o nelle merende.

 

Curiosità sul cioccolato

Il cioccolato è ottenuto dalla lunga lavorazione dai semi (le fave di cacao) della pianta Theobroma cacao. Questa pianta cresce bene in zone umide e calde, per questo la maggior parte della cioccolata è fatta con fave di cacao dell’America latina.

Le fave vengono fatte fermentare, essiccate e tramite tostatura si sprigiona il sapore tipico del cioccolato. Successivamente si tritano i semi, ottenendo la massa (o pasta) di cacao e il burro di cacao e zucchero. A seconda della tipologia o varietà del cioccolato che si vuole ottenere, sono aggiunti anche altri ingredienti, come spezie, caffè, zenzero, fave a pezzetti, arancia, pistacchi, ecc. Alla fine questo composto viene colato negli stampi.

Per conservare le sue caratteristiche e per preservarlo dalla luce, si incarta insieme alla stagnola. È bene anche conservarlo in luoghi freschi per evitare che si formi quella patina bianca in superficie, ma rimane comunque buono da mangiare.

La percentuale di fondente è riferita alla pasta di cacao presente nella cioccolata, rapportata agli altri ingredienti. Spesso meno massa di cacao c’è, più c’è invece zucchero. Ma non è sempre così. Anche molta cioccolata apparentemente fondente può avere una grande quantità di zucchero. Attenzione quindi all’etichetta!

Per valutare la qualità del cioccolato è prima di tutto bene valutare la provenienza delle fave di cacao, che spesso è l’America latina, per via del clima. In Italia una delle cioccolate più buone è quella di Modica (in Sicilia), riconosciuta IGP.

È essenziale anche valutare la lista degli ingredienti delle tavolette (o dell’uovo di Pasqua). Il cioccolato migliore dovrebbe contenere principalmente tre ingredienti: pasta di cacao, burro di cacao e zucchero, in questo ordine. Perché se lo zucchero è presente come primo ingrediente, è presente più zucchero che effettivamente pasta di cacao. Lo zucchero è comunque essenziale per la produzione del cioccolato, ma meglio che sia minore di 30g ogni 100g nella tabella nutrizionale.

Quindi agli amanti del cioccolato: leggete l’etichetta, poi mi direte se siete amanti dello zucchero o del cioccolato.

Ottima per la lucidità mentale e lo stress, per chi soffre di pressione bassa (grazie alla proprietà ipotensiva della teobromina), iperglicemia, emicrania e possiede anche proprietà antinfiammatorie.

Attenzione invece a chi soffre di gastrite, allergia al nichel o all’istamina, chi assume determinati farmaci e a chi soffre di acne, soprattutto se è al latte.

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Ingredienti

 

  • 300g di cioccolata dell’ uovo di Pasqua

  • 120g riso, farro o grano saraceno soffiato (oppure altri cereali soffiati)

  • 60g di frutta secca a pezzetti (noci, mandorle, nocciole)

 

Procedimento

 

  1. Metti sul fuoco una pentola capiente piena di acqua e portala a bollore, mantenendo bassa la fiamma;
  2. Intanto trita la frutta secca a pezzetti grossolani (più o meno fini, a seconda dei gusti) con un coltello;
  3. In un’altra pentola metti l’uovo di Pasqua ridotto a pezzetti e appoggia la pentola all’interno della pentola contenente acqua, facendo attenzione a non fare entrare acqua;
  4. Di tanto in tanto mescola la cioccolata con un mestolo, finché non si è sciolta del tutto;
  5. A questo punto togli dalla fiamma la cioccolata e aggiungi i cereali soffiati e la frutta secca tritata;
  6. Una volta amalgamato il tutto, posiziona il composto in una teglia (mettendo anche uno spessore di carta forno), cercando di cospargere la superficie in maniera omogenea;
  7. Lascia solidificare il composto a temperatura ambiente per qualche ora;
  8. Una volta solidificato, stacca il composto dalla carta forno e crea delle barrette o quadratini come in figura;
  9. Conserva le barrette di cioccolato e cereali soffiati in un luogo asciutto e fresco, al riparo dal calore e dalla luce, anche in frigorifero.

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